Raccontare gli italiani in Germania è un processo complesso, per le peculiarità tanto della comunità storica, che contemporanea; è stata ed è una delle più numerose al mondo (643.065 persone nel 2017 secondo l’Statistisches Bundesamt, ma forse quasi un milione secondo stime dell’Ambasciata), ma la presenza è stata altalenante, sparendo quasi nel periodo delle due guerre, esplodendo negli anni ’50 e ’60 ma diminuendo di nuovo drasticamente negli anni ’70 e ’80. Il ricambio è stato particolarmente alto; dei circa quattro milioni di immigrati italiani venuti a lavorare nell’industria tedesca negli anni ’50 e ’60 meno di 500mila rimasero. A differenza di altri paesi dove l’emigrazione italiana è stata ed è tuttora forte, come il Belgio, la comunità in Germania presenta così un quadro complesso che non si può dividere semplicemente tra il passato e il presente, gli operai da un lato e i manager e gli scienziati dall’altro. È una situazione che si intreccia a doppio filo con la storia tedesca, dalla prima e seconda guerra mondiale (e anche prima), fino alla riunificazione e alle grandi ondate migratorie odierne. Eventi a cui gli italiani hanno preso parte in prima persona.
Questo web documentary punta quindi a descrivere questa complessità tramite tre racconti principali: il primo è la storia dei flussi di massa del passato, dai prigionieri nelle guerre mondiali fino all’emigrazione operaia (“Chi eravamo”), il secondo è il racconto della nuova, grande ondata migratoria contemporanea (“Chi siamo”). La terza sezione contiene infine tutte quelle vicende che non riescono a inquadrarsi né nel primo, né nel secondo racconto (“Storie di Mezzo”); sono testimonianze di un fenomeno multiforme, fatto di continue sovrapposizioni tra le aspirazioni degli individui e la storia e la società italiane e tedesche.